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CONTATTI

Polittico di Giovanni Bellini

Luogo| Genzano di Lucania (Pz)

Committente| Nei Restauro srl

Progetto Illuminotecnico| Architetti: Riccardo d'Oria

Nunzia Dezio

Tipo di Intervento| Illuminazione Polittico

Impresa | Nei Restauro srl

Impianti Elettrici | Sebastiano Carbone

Patnership| DGA spa

Anno| 2011

Stato dei Lavori| Conclusi

Pubblicazioni:|

Polittico di Giovanni Bellini Chiesa di Santa Maria della Platea

|Genzano di Lucania (Pz)

Il polittico di Giovanni Bellini (artista veneziano rinascimentale) è conservato nella Chiesa di Santa Maria della Platea (in fondo alla parte antica di Genzano di Lucania). E’ composto da:

 

Registro superiore

Angelo annunciatore e Cristo crocifisso (sx)

Vergine annunciata e san Francesco ( dx )

 

Registro Principale

Madonna con il Bambino ( al centro)

 

Registro inferiore

Sant’Antonio Abate e San Pietro (sx )

San Giovanni Battista e San Sebastiano ( dx )

 

Predella

Natività (sx ); I dodici apostoli attorno al Cristo ( al centro ), Adorazione dei Magi ( sx );

 

Nulla è noto dell’ubicazione originaria di questo polittico; tuttavia il fatto che tutti i santi contenuti in esso siano di devozione locale, e che il Sant’Antonio Abate, raffigurato nella tavola di sinistra del registro principale, sia il patrono di Genzano, così come la Vergine al centro è la titolare della chiesa, fanno immaginare che il complesso sia stato eseguito, per l’appunto, per questo edificio, probabilmente per l’altare maggiore. Nei molti rimaneggiamenti subiti dalla chiesa ( uno, in particolare, di anni molto recenti, che l’ha praticamente devastata, dandole un bruttissimo aspetto moderno ), il polittico è finito attualmente nella seconda nicchia lungo la navata laterale sinistra della Chiesa di S. Maria della Platea.

Il polittico dovrebbe datarsi nella seconda metà  degli anni sessanta del Quattrocento e, più probabilmente, verso il 1468-1470.

 

Il Progetto

 

Per l'illuminazione  si è scelto l'uso di sorgenti a LED.

L'uso di queste ha permesso di seguire le   richieste della Soprintendenza Beni Artistici e Storici della Basilicata di Matera che chiedevano l'uso di apparecchi non invadenti, che non emettessero infrarossi e ultra violetti.

Il Led assolve pienamente alle richieste.

Infatti non emettono infrarosso, uv e hanno dimensioni ridotte rispetto alle tradizionali sorgenti.

Gli apparecchi installati sono della DGA modello "Genius", un sistema modulare progettato per esaltare oggetti d'arte.

L'emissione di luce perfettamente omogenea e l'assenza di cavi a vista hanno permesso di non far prevalere il corpo illuminante al Dipinto.

Un sensore di luce regola l'intensità luminosa nelle ore diurne abbassando o alzando i livelli luminosi esatti in modo da preservare l'opera e la durata dell'impianto illuminotecnico.