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Cultura della Luce

L’architettura è una forma di comunicazione.

L’architettura esprime l’identità di un territorio, di un paesaggio , di un popolo e si esprime principalmente attraverso l’uso corretto dei materiali, dei colori e non solo. L’architettura è capace di suscitare infinite emozioni nel momento in cui viene svelata.

La luce, naturale ed artificiale, è il linguaggio attraverso il quale l’architettura si esprime, si svela, trasmette e comunica intenzioni. Oggi più che mai la luce fa parte del recupero storico architetturale delle nostre città e dei nostri paesi.

La possibilità di dosare i livelli di illuminamento, regolare la temperatura di colore attraverso nuovi sistemi di illuminazione ha cambiato radicalmente il concetto di illuminazione. Un sistema non più statico ma dinamico. Poca energia, più prestazioni visive , meno consumi , abbattimento dei costi di manutenzione (l’annoso problema delle amministrazioni pubbliche di gestione dei costi energia/manutenzione).

Sapere dosare ed utilizzare la luce, con sistemi dinamici ad alta tecnologia, significa raccontare la storia e la bellezza di un monumento, di un borgo , valorizzandone gli scorci caratteristici e risaltandone lo skyline nel cielo.

Nell'illuminazione dell'architettura e degli spazi da essa determinati, la luce regola la definizione delle superfici, bilancia la profondità dei piani, individua i particolari, dà valore ai pieni ed ai vuoti. L'architettura della luce disegna le forme e dà profondità allo spazio. Attraverso la luce, l’architettura stessa diviene dinamica.

Noi pensiamo che la luce dunque possa contribuire alla valorizzazione di qualsiasi tipo architettura, ma se si vuole intervenire sul piano della qualità culturale è indispensabile governare entrambi gli aspetti, quello artistico e quello tecnologico.

Perchè scegliere un progettista illuminotecnico

Il Lighting Design si occupa dunque di controllare le esigenze personali legate ad un progetto di luce, giostrando in maniera professionale le sinergie fra emozione e comfort visivo, caratterizzazione e funzionalità. Per questo nasce la figura del lighting designer che attraverso software innovativi ed esperienza maturata nel settore è in grado di impiegare la luce come strumento per la modellazione dello spazio attorno a sé.

In questo modo la luce viene utilizzata in tutte le sue forme e in tutte le sue possibili applicazioni. Per illuminare ambienti, per accentuare, per richiamare l’attenzione, per dividere, per solleticare le nostre percezioni.

 

In questo modo la gestione e la capace organizzazione della luce divengono un elemento architettonico importante e unificante. Lo spazio viene dunque impiegato non come semplice area delimitata dall’architettura circostante, un progetto di lighting design non si prefigge l’obiettivo di illuminare semplicemente ma quello di ottenere il massimo dal punto di vista estetico e funzionale dall’ambiente interessato dalla luce. La dinamicità degli spazi e la personalizzazione delle scenografie luminose divengono importanti esattamente quanto lo è la quantità di luce necessaria.

La luce deve essere progettata, e deve essere progettata con attenzione essendo uno dei fattori che maggiormente concorre alla riuscita di un’opera, e deve perciò essere oggetto della stessa competenza e professionalità che caratterizzano le altre componenti di un progetto. Certo è che ogni edificio è illuminato ma questo non necessariamente significa che quell’impianto sia stato davvero “progettato”. Siamo convinti che una strada percorribile per la soluzione di questo problema è rendere obbligatorio il progetto illuminotecnico; i professionisti saranno tenuti ad assumersi la responsabilità sullo sviluppo e la riuscita del progetto, così come accade per qualsiasi altro tipo di prestazione professionale che si rispetti. Sono sicuro che ciò porterà ad una maggiore consapevolezza e sensibilità dei progettisti, con l’inevitabile risultato di una più diffusa qualità dei progetti. L’obbligatorietà del progetto certamente non può offrire garanzie sulla qualità: continueranno ad esserci progetti buoni e progetti meno buoni.

Illuminare

La luce è una delle innovazioni tecnologiche dell’ultimo secolo che ha cambiato completamente la nostra vita ed influenzato positivamente l’illuminazione del presente. Il giorno e la notte, potere vivere all’interno e all’esterno, sul posto di lavoro o a casa, nei parchi pubblici, nelle scuole o negli ospedali, sulla strada e negli aeroporti, l’illuminazione artificiale è uno degli elementi fondamentali del nostro modo di vivere.

 

Fino a pochi anni fà la tecnologia dell’illuminazione era semplice: la luce elettrica veniva prodotta solamente da lampade ad incandescenza senza porsi molti problemi sulla qualità visiva o l’energia impiegata. Gli obiettivi principe dell’illuminare erano semplicemente la quantità e il riuscire a fornire la quantità di luce adeguata per lo svolgimento dei compiti associati ad un determinato ambiente.

 

Ancora oggi si mira a soddisfare la necessità di fornire una quantità di luce sufficiente, è anche chiaro però che la qualità della luce può determinare e migliorare la capacità di eseguire dei lavori ed influenzare lo stato emotivo di chi li esegue.